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Tra Fede e Ragione

In una mattinata uggiosa di fine ottobre, Robert si incammina, stretto nelle spalle, verso la stazione Part Dieu da dove, alle 9h in punto, partirà il TGV per Parigi.

Il sabato mattina Lione si sveglia tardi. Il ritmo, già solitamente lento di questa città, è completamente assente a quest'ora e Robert lo accelera solamente per sfidare la pioggerellina fine e fastidiosa che scende con insistenza.

Ha programmato un fine settimana a Parigi e spera proprio che la pioggia smetta di scendere. Parigi è la città che più lo coinvolge e in autunno assume ai suoi occhi un fascino ancora più intrigante. Le foglie degli alberi di splendido colore giallo-oro che ricoprono le strade rendono tutto più soft. L'autunno di Parigi invita a pensare, rilassa, riconcilia con la vita che sembra più cadenzata e un po' meno frenetica di quella di tutti gli altri giorni dell'anno.

"...se però la pioggerellina persiste, tutto diventa un po' irritante. Il bello di Parigi è camminare, immergersi nelle strade, nei locali, nella Grandeur...."

Pensa tra sé Robert, mentre rifugge il pensiero della pioggia che potrebbe in qualche modo rovinargli i due giorni di riposo che si vuole concedere, e accelera ancor più il passo per raggiungere al più presto il suo posto già prenotato sul TGV, per darsi alla lettura dell'immancabile libro che si porta appresso.

Per questo week-end niente computer, niente televisione, solamente lettura, poco stress, nostalgia, un po' di malinconia, un po' di... pensiero....

Il treno è come al solito affollato: i francesi con il Train Grande Vietesse hanno cambiato per certi versi il modo di muoversi. Pensare che in un'ora e 55 minuti si possa essere dal centro di Lione al centro di Parigi è una cosa a cui non si fa più caso ormai per abitudine, ma rimane comunque sconvolgente.

Come si sarebbe divertito Einstein con la sua relatività su un TGV!!!!

Per fortuna Robert si ritrova con un posto orientato nel senso di marcia del treno: andare di spalle farebbe capire ancora meglio la relatività, ma....fa anche venire un gran mal di stomaco, quando si viaggia a 300 km/h...

Sistema il poco bagaglio che si è portato dietro, tira fuori il suo libro e si accomoda come sempre assorto nei suoi pensieri, che spaziano dal nulla al tutto con un zig-zag degno di una approfondita psicanalisi.

Prima di iniziare la lettura vuole aspettare che il treno si metta in movimento....Mancano 5 minuti e il posto di fronte è ancora libero....quando compare nel corridoio una visione, un angelo biondo con un sacco in mano che sta cercando il posto assegnatogli. Si avvicina lentamente e,..sì, il posto è proprio quello di fronte a lui. L'angelo sistema il suo bagaglio, si toglie il trench e lo pone nell'apposito scomparto, scrulla i lunghi capelli biondi, si accomoda e lancia uno sguardo diagonale a Robert, con un sorriso a denti bianchissimi, mentre i suoi due splendidi occhi azzurri appaiono fluorescenti nel grigiore circostante.

Robert, che si sente sempre in imbarazzo quando si trova di fronte una bella donna, cerca di nascondere la sua istintiva emozione ricambiando il sorriso, abbassando quindi subito gli occhi e aprendo il libro per iniziarne la lettura.

Il treno comincia a muoversi (o è quello di fianco che sta partendo??.. Oggi Einstein la fa da padrone....) e lui sbircia da sopra il libro la compagna di viaggio. Lei è semplicemente stesa sul sedile, apparentemente rilassata, con gli occhi che fissano fuori dal finestrino alla ricerca di...niente...Il treno dà uno scossone e le gambe dei due si toccano:

"Pardon..."

"Pardon..."

Lo splendido sorriso riappare sulle labbra dell'angelo. Robert trova il coraggio, cosa rara per lui, di chiedere:

"Va a Parigi?" (dove vuoi che vada se il treno fa una sola e unica fermata...)

"Sì, e lei??..." (dove vuoi che io vada se il treno fa una sola e unica fermata....)

Poi entrambi realizzano che il treno va solo a Parigi e si mettono a ridere. Basta questo per rompere il ghiaccio.

"Per lavoro??" chiede Robert (mah, è sabato...)

"No, per il week-end" risponde lei.

"Ah, anch'io vado a passare due giorni là. Sa, Parigi rimane la mia città preferita e in questo periodo, le sembrerà strano, mi attira ancora di più..."

"Perché strano, anch'io vado a Parigi solo per il gusto di andarci ed anche a me piace in particolar modo in autunno, quando tutto sembra andare verso la fine, mentre invece ogni fine, nel ciclo delle stagioni, porta a un nuovo inizio....la fine dell'autunno porterà all'inizio dell'inverno, la cui fine porterà all'inizio della primavera e così via...."

"Già, possiamo dire che siamo già quasi in estate....Io mi chiamo Robert.."

"Io mi chiamo RAGIONE, piacere..."

"Che strano nome...sicuramente originale, da dove viene, se non sono indiscreto?..."

"Non glielo so dire esattamente, forse perché mio padre, che purtroppo non ho mai conosciuto, così come mia madre che è morta dopo il parto, voleva avere sempre RAGIONE...."

"Beh, mi dispiace intanto che lei sia orfana, e...io...che potrei essere suo padre....e,...anche a me piacerebbe avere sempre...RAGIONE..."

"Questo doppio senso è già una....avance? Ha detto bene, potrebbe essere mio padre!!"

"No,no, nessuna avance, solamente una controbattuta...e...in effetti mi sarebbe piaciuto avere una figlia bellissima come lei..."

"Se per questo anche a me sarebbe piaciuto avere un padre VERO, magari come lei, che mi sembra così un po' artista, un po' intellettuale, un po' triste e comunque vivace."

"Grazie per i complimenti, è lei che sta facendo delle avances adesso..."

"Ma se le sto dicendo che l'avrei voluta come padre!!!...Intanto avrei voluto sapere del mio nome, Ragione..."

"Se fossi io quella persona, le direi perché sono un razionalista, una persona attaccata alla ragione, che ha fatto della Ragione la sua vita. Vede, io non ho avuto una figlia in senso "fisico", ma la Ragione è stato tutto per me!!!"

"Ma lo sa che questo nome mi ha fatto sempre riflettere, mi ha portato a razionalizzare sempre tutto, mi ha anche in qualche modo condizionato nei sentimenti, anch'essi riportati sempre alla Ragione...Ah... guardi.... intanto dammi del TU, e poi chiamami....diciamo... Lucia..."

"Sì, bene...intanto dammi del tu anche tu, poi... di bene in meglio, dalla Ragione a... quella che mi dà la luce....Forse è vero, tu oggi sei qui per illuminarmi sul senso della Ragione...."

"Andiamo sul profondo. Ci stiamo appena conoscendo, siamo in viaggio per un tranquillo week-end a Parigi e già ci siamo lanciati sui massimi sistemi!!!"

"Sì, è vero, sto già razionalizzando...Sarai sola a Parigi, o qualcuno ti aspetta?..."

"Ricominci di nuovo con le avances? Sono sola per il pomeriggio, poi in serata mi incontrerò con una mia amica e passeremo qualche ora insieme. Domani sarò con lei per tutta la giornata. E tu?..."

"Con chi vuoi che sia uno che parte solo il sabato mattina alle 9h, con un tremendo libro di filosofia in mano? Sì, sarò solo per il week-end..."

....continua...

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