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fr-48 - RUSSIA 2

20/06/2021

Con l'amico Glauco, che ho menzionato nel periodo degli anni '80, dicendo che aveva fatto fortuna in Russia, avevo mantenuto qualche rapporto e di tanto in tanto ci si incontrava in qualche fiera specialistica.

Lui aveva tra i suoi clienti una delle maggiori fabbriche di cucine della Russia, la Altlas Lux, di Mosca. Era diventato amico del titolare, fornedogli tutti quelli che erano gli accessori per i mobili di sua fabbricazione e lo aveva aiutato a comprare qualche nuova macchina volendo l'azienda espandersi e crescere viste le potenzialità del mercato.

Fu così che, un giorno che ci incontrammo, Glauco mi chiese se mi fosse interessato prendere una consulenza per l'intera ristrutturazione dell'azienda Atlas Lux. Chiaramente la cosa mi interessava, ancora una esperienza diversa per me. Come già sperimentato altre volte, chiesi il solo pagamento delle spese vive per una prima trasferta di presa in visione, per poi fare un preventivo per gli eventuali interventi futuri.

Il cliente accettò e mi recai a Mosca, in giorni d'inverno, quando il freddo, seppur che con il famoso riscaldamento globale anche là le temperature si sono un po' alzate, era comunque a livelli quasi insopportabili, scendendo fino a -20.....

Feci così il mio primo sopralluogo, rientrai e passai la mia proposta per un intervento che avrebbe dovuto svolgersi nell'arco di un anno e per il quale mi sarei fatto aiutare da un qualche collaboratore trattandosi di un intervento non solo tecnico relativo alle macchine, ma anche alla intera gestione del business.

Eravamo nel 2009, in piena crisi in Europa e in tutto l'occidente, mentre sembrava che solo i paesi del BRICS potessero cavarsela: avevo quindi la fortuna di essere in contatto proprio con la Russia, uno di quei paesi.

In quell'anno avevo conosciuto una coppia di ingegneri e managers, con i quali eravamo diventati amici: Enrico e Mariella.

Erano stati due brillanti studenti, subito assunti presso delle aziende del Gruppo Fiat, dove Mariella in particolare aveva gestito impianti in termini di organizzazione e logistica, a partire dall'arrivo delle commesse fino alla loro esecuzione finale. Reputai quindi che avrebbe potuto aiutarmi moltissimo in quella consulenza per la quale il preventivo era stato accettato e avrei dovuto cominciare a brevissimo termine.

Essendo il mondo in piena crisi era una manna.....

Partimmo quindi in due per una settimana per prendere in visione tutta l'organizzazione aziendale e entrare nei dettagli di tutto il processo industriale e distributivo.

Intanto eravamo stati alloggiati in un Sanatorium e il nome, traslato in italiano, non era certo dei più invitanti: per loro era come un nostro centro benessere, ma a noi sembrava veramente un ospedale.

Se di giorno eravamo rinchiusi in fabbrica, che si trovava in una zona periferica, infestata di cani randagi, la sera e la notte eravamo forse i soli ospiti di quella struttura enorme e desolata, immersa nel freddo e nella neve.

Non sono stati certo giorni allegri e anche in azienda l'interfaccia con i diversi interlocutori era difficilissimo: al di là che si doveva parlare tramite interprete, per me è sempre stato complicato entrare in sintonia con la mentalità russa. Recentemente mi sono interfacciato con dei cinesi, difficilissimo per tutti i motivi del mondo, ma sono riuscito in qualche modo ad entrare in lunghezza d'onda con loro, mentre con la testa russa non riesco proprio ad entrare in contatto, diciamo così, armonico. Sono lunghezze d'onda disarmoniche, le mie e le loro.

Ce la mettemmo tutta, Mariella ed io, per capire il perverso meccanismo di passaggio dati e informazioni tra un reparto e l'altro, ma era di una complessità assurda.

Nonostante queste difficoltà, tutto sembrava andare bene, avevo già sviluppato un possibile nuovo lay out di fabbrica che avrebbe dovuto portargli dei grandi vantaggi in termini di eliminazione di sprechi e stavamo mettendo a punto una semplificazione dei flussi dati, cercando di introdurre un nuovo sistema gestionale.

Eravamo anche entrati in sintonia con l'interprete, che ci volle portare un sabato a farci vedere casa sua, nella periferia della periferia.....era un piccolo appartamento in un palazzone, situato all'interno di un grande complesso di altrettanti palazzoni.

Per tornare al famoso Brics, vedendo quella situazione comunque di degrado, mi domandavo che cosa volesse dire che quei paesi, che fino agli anni del nostro boom economico erano stati considerati Terzo Mondo, e che ora invece erano considerati in grande sviluppo.......forse all'apparenza nelle loro città più rappresentative, per esempio Mosca era trasformata rispetto a quella che avevo già conosciuto a fine anni 80, ma usciti da quei circuiti che ci vengono mostrati come fiore all'occhiello, poi la desolazione e l'arretratezza sono impressionanti.

....ad ogni modo, se all'inizio di quell'avventura tutto sembrava bello e positivo, dopo la terza visita là tutto si arenò, il titolare non si fece più vivo, lo sollecitai con qualche mail a cui non ebbi risposta e....della Atlas Lux non ho più avuto alcuna notizia.....alla fine la nostra crisi era arrivata anche in Russia.

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