21 - RUSSIA

La prima volta che mi recai a Mosca fu nel 1986, in epoca Gorbachov, quando ancora la Russia era comunista e Mosca era la patria di intrighi internazionali. Fu comunque in quell'occasione che ebbi l'opportunità di una cena al Kremlino insieme ad alti funzionari del Partito, cena che ricordo per gli stanzoni che si attraversavano in quell'enorme palazzo, e per la quantità di Vodka che scorse a fiumi.
Poi ci tornai a fine 1989, poco prima che lasciassi la RBO. Si era in piena Glasnost (trasparenza) e sembrava che anche quel paese si stesse aprendo al mercato. Era quindi importante andare alla fiera di Mosca e si partì in massa: tutte le aziende del pesarese mandarono un responsabile commerciale per tastare il terreno e tutti eravamo ospiti della Acimall che aveva preso uno stand come rappresentanza italiana. Passammo a Mosca una settimana che fu di divertimento puro. Non c'era tanto da fare in fiera e, per passare il tempo, ci si organizzava a fare scherzi alla Amici Miei. E c'erano le ragazze....ricordo una cena dove eravamo 9 di noi e 10 ragazze locali conosciute in fiera., più di una a testa.....poi, finita la cena, io con due degli altri (per questo caso specifico non faccio nomi) prendemmo un taxi con una bella interprete che ci invitò ad andare a casa sua dove avremmo trovato altre due sue amiche e avremmo passato una bella serata chiacchierando e bevendo un po' di vodka.
Arrivammo all'appartamento, che era un po' decentrato. A quei tempi, appena uscivi dal centro di mosca era il buio e la desolazione. Ci si immergeva in una fitta rete di palazzoni tutti uguali dove il popolo alloggiava. L'appartamento era piuttosto grande e ben arredato e le due amiche erano giovani e molto belle (anche noi eravamo giovani e belli a quei tempi...). Si cominciò a parlare del più e del meno e la conversazione, condita con po' di alcool, era piacevole e intellettualmente piuttosto ineterssante. Le due giovani ragazze erano studentesse universitarie e si parlò di musica, una delle due suonò il pianoforte, di filosofia e psicologia, materia che studiava l'altra.
Giunse la mezzanotte e le ragazze ci invitarono a.....rimanere lì per la notte, sarebbe stato anche pericoloso tornare soli in taxi in Hotel. Nel frattempo si erano formate le coppie, tanto per intenderci. La casa, oltre alla sala dove eravamo seduti, aveva due stanze, una della padrona di casa e l'altra delle altre due amiche che dormivano insieme. I miei due colleghi si appartarono andando ad occupare le due stanze (e i due letti....) disponibili mentre io rimasi sul divano accanto alla terza ragazza. Questa era di una bellezza sconvolgente, non era originaria di Mosca, ma del sud (Moldavia??), quindi di carnagione più scura, mora con degli spledindi occhi verdi. Il destino aveva lasciato a me quella bellezza, così come aveva lasciato me a lei. Il tempo passava, continuavamo a parlare e, nel mentre, mi prendeva le mani, cominciava ad accarezzarmi e....io mi irrigidii.....
Prima di partire per la Russia, mi ero appena fidanzato, se così vogliamo dire, con quella che sarebbe diventata la mia prima moglie e le avevo giurato eterno Amore, assolutamente non potevo cedere così, solo un paio di giorni da quando ci eravamo salutati. Spiegai la cosa alla ragazza rimasta con me e le chiesi di chiamarmi un taxi affinché potessi tornare in hotel.
Per tutta risposta lei cominciò a spogliarsi finché rimase completamente nuda e si stese sul divano al mio fianco, coprendosi poi con una coperta.....mi invitò per l'ultima volta prima di mettersi a dormire e tutto quello che io feci fu di sedermi su una poltrona che era nella stanza e aspettare che tornasse il giorno!!
Ci sono tornato poi a Mosca, lo vedremo più avanti nel racconto.....
ESTONIA
Quella volta dopo il ricevimento al Cremlino, ci recammo anche a Tallin. Si era ancora nell'era comunista, quindi l'Estonia faceva ancora parte della ex- Unione Sovietica.
Ricordo il volo con lo Uscin sovietico, un aereo mai visto prima, un volo con qualche preoccupazione.....
Tallin in qualche modo mi piacque, ma era molto mal tenuta, con strade dissestate, pochi negozi, tipica città di stile sovietico. Eppure la gente non aveva niente da spartire con la mentalità Russa: sono Baltici, quindi più strutturalmente prossimi ai finlandesi, o se vogliamo agli scandinavi.
Anche là avremmo dovuto ristrutturare la più importante fabbrica di mobili, la ...., che tra l'altro sponsorizzava una delle, allora, più forti squadre di Basket a livello europeo.