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Capitolo 5

Un mese è passato dal week-end a Parigi e Robert è già immerso a pieno nella routine di tutti i giorni e nel suo frenetico ritmo di lavoro. La gita a Parigi ha però lasciato il segno, riportandolo indietro, almeno con i pensieri, al periodo della gioventù e delle prime scoperte e i primi innamoramenti. In qualche modo si sente di nuovo "innamorato", innamorato di un sogno che sa non potersi realizzare. La gioventù non ritorna, il tempo passa inesorabilmente, ma il sogno può restare, niente e nessuno può impedire di sognare!

Nell'ultimo mese Robert ha sognato di poter uscire in qualche modo dalla sua routine e di poter impostare l'ultimo terzo della sua vita (il possibile ultimo terzo) in modo più "etereo", più legato al semplice sentimento e alla bellezza. Ragione e Fede lo hanno riportato in un mondo di razionalità giovanile e di ricerca della felicità, che sia tramite il ragionamento o tramite la scoperta del trascendente.....

Al di là di qualche scambio di e-mails, non ci sono stati altri contatti diretti con Ragione. Saltuariamente lei ha mandato qualche notizia di Fede, dicendo che aveva cominciato a sentirla "strana". Poi, l'ultimo sabato di novembre, alla fine di una mail con i soliti convenevoli, Ragione esprime una sua qualche preoccupazione per Fede. Riferisce di averla sentita molto agitata al telefono, come fosse preda di una qualche crisi. Ha fatto riferimento alla sua permanenza presso l'istituto in cui alloggia e agli studi che sta facendo con un tono di mistero piuttosto sospetto. In breve, Ragione chiede a Robert di chiamarla appena possibile per fare due parole e magari incontrarsi.

La risposta di Robert è immediata, cosi come la sua disponibilità a incontrarsi in qualsiasi momento. La chiama quindi il pomeriggio stesso e si danno appuntamento al bar panoramico del Sofitel per bere qualcosa insieme la domenica pomeriggio.

Per questo nuovo appuntamento, che aveva aspettato e sperato fin da quando si erano lasciati circa un mese prima, gli subentra uno stato ansioso come può capitare a un adolescente che si prepara per il primo incontro amoroso. Gli tornano alla mente tanti stati d'animo vissuti in gioventù. Ripensa alla sua vita sentimentale vissuta fino a quel momento; la sua attuale solitudine lo ha portato a uno stato di apatia e comunque alla ricerca di una nuova via verso il "gusto della vita", quindi la Bellezza. Ragione gli dà tutti gli spunti possibili per confondergli i pensieri..... Nell'attesa dell'imminente nuovo incontro, Robert rivive i bei momenti passati a Parigi, e cerca di mettere a fuoco, con la mente più fredda e razionale che gli sia possibile, i caratteri e le individualità delle due ragazze conosciute. Ripassa mentalmente le discussioni futili e serie che ha avuto con Ragione. La ritiene una ragazza ben più matura delle sue coetanee, sicuramente molto intelligente e l'intelligenza, al di là della relativizzazione che Robert vuole darne, lo ha comunque sempre affascinato. La ricerca scientifica era stata la sua prima avventura di vita. Si era lui stesso sentito "molto intelligente" , fin quando un giorno aveva deciso di passare alla scoperta di qualcosa di più trascendente e filosofico. Fino a quando, come in questo specifico momento della sua vita, il conflitto tra la scienza e la filosofia (o meglio ancora la teologia, che sfocia poi nella religione) è diventato quotidiano e sempre meno razionalmente spiegabile.

E' per questo motivo che a Parigi ha regalato a Ragione un libro su Kant. Le sue generiche conoscenze di filosofia gli ricordavano come questo filosofo post-illuminista avesse cercato di conciliare la spiegazione razionale del mondo con una presenza trascendente e creatrice. Il semplice intento di Robert era voler stuzzicare Ragione (che però molto probabilmente aveva già sistemato il libro in qualche angolo della sua libreria, senza neanche più ricordarsene), a una riflessione meno materialistica, più tendente alla ricerca di un ente soprannaturale.

Così come aveva regalato a Fede un libro semplicemente per darle spunto a una riflessione sulla vacuità delle religioni se analizzate con lo spirito critico della ragione. Era sicuro che Fede avesse già affrontato, nel corso dei suoi studi di teologia, argomenti filosofici tendenti all'abbattimento del castello creato da filosofi cristiano-cattolici. Sicuramente conosceva Nietzsche, ma, senza nessuna pretesa specifica, Robert voleva rimetterle una "pulce nell'orecchio" perché non gli sarebbe piaciuto che una ragazza così vivace, intelligente e bella si accontentasse solo di una visione della vita ....al di là della morte. E Nietzsche considerava le religioni, in particolare quella cristiana, come una "esaltazione della morte", più che della vita. Infatti l'essere buoni, caritatevoli, amanti del prossimo, per la religione cristiana è semplicemente propedeutico a quanto si riceverà poi dopo la morte!!!

Robert è in quello stato dello spirito per il quale si cominciano a percepire dei messaggi subliminali della morte, nel senso che, se il suo scopo è stato finora vivere La Vita, adesso comincia a pensare alla morte come perdita della vita, quindi non la paura per quello che viene dopo, ma il dispiacere di lasciare quello che "C'è" adesso: nel bene e nel male l'essere presente è l'unica cosa reale e vera (anche se potrebbe essere solo apparente, o virtuale come oggi si usa dire). Ecco perché, nel quadro in chiaroscuro che è la vita, Robert cerca sempre di trovare il chiaro, il limpido, o perlomeno quel grigio che, se equilibrato, è Bello.

.... Ragione è il chiaro della vita, non vede l'ora di incontrarla e .... Alle 18h di domenica lui è già seduto al tavolino davanti alla bella vetrata che dà una splendida vista dei palazzi della università di Lione, illuminati e riflessi nelle calme acque del fiume Rodano, .... e la bellezza frastornante di Ragione gli appare, lei lo vede, gli sorride... Non se la ricordava neanche così bella, il fiato gli si ferma per un istante. Poi il sorriso di lei e il suo caldo abbraccio lo sciolgono subito di nuovo.

L'occasione merita due coppe di Champagne...e i due iniziano una piacevole e amichevole conversazione. Il tempo ha cominciato a presentare i primi freddi dell'inverno anche se finora la stagione è rimasta mite. Il lavoro di Robert ha seguito la sua solita routine, la ricerca di Ragione procede nella giusta direzione....Anzi, stanno avanzando in maniera accelerata verso la scoperta di alcune molecole con le quali potrebbero arrivare velocemente alla formulazione di un farmaco per combattere l'AIDS, e Ragione ne è euforica.....

"..E Fede?" interviene Robert quasi troncando bruscamente la conversazione.

"Sono preoccupata, come ti ho detto! L'ho sentita ancora ieri ed era turbata, non capisco bene da cosa. Dice di avere dei dubbi, di sentirsi disorientata, di voler scoprire le sue vere radici, la sua terra...."

"Cerca di starle vicino, dille di confidarsi con te...."

"Certo che glielo dico, ma la sento lontana, sono molto preoccupata!"

"Se potessi aiutarti, ne sarei felice. Chiamala, scrivile, dille di venire lei a Lione, passate qualche giorno insieme. Avrei anch'io un gran piacere nel rivederla..."

"Domani la chiamerò e la inviterò, spero proprio che accetti. Magari per la Fete de la Lumière, è tra 10 giorni, potrebbe servirle a distrarsi...."

"Sì, ottima idea, convincila a venire...E noi, cosa dici, finiamo la serata insieme oppure hai impegni particolari?"

"Ah, Robert....cosa mi proponi?.."

"Beh, possiamo cenare insieme, qualcosa di semplice, un posto tranquillo...."

"Dai, proponimelo e decido...."

"Ero stato tanto tempo fa in un ristorante, ricordo vicino a Terreaux, che aveva un'atmosfera particolare, Le Caro de Lyon. Ricordo una cena discreta in ambiente piacevole...."

"Ne ho sentito parlare, ok, non facciamo tardi, ma sì, perché no...Anch'io alla fine sono sempre sola e farsi un po' di reciproca compagnia non fa male a nessuno..."

L'ambiente a Le Caro de Lyon è veramente particolare, è come mangiare in una biblioteca. Si è circondati da scaffali pieni di libri, in una atmosfera soft, a luci soffuse...Sia Robert che Ragione ordinano direttamente un piatto unico, un semplice Maigret de Canard sauce orange...Il vino però deve essere buono e Robert propone un bel rosso delle terre del sud, un Cote de Roussilon, forte, armonioso, coinvolgente....

...Lo champagne d'aperitivo e il vino rosso che già scalda il corpo e il cuore nella prima giornata veramente invernale dell'anno, hanno generato una speciale allegria che ha preso entrambi, rendendo la conversazione fluida, brillante e appunto allegra.. Robert prende spunto dai libri che li circondano per chiedere a Ragione cosa ne ha fatto del libro che le aveva regalato a Parigi. Sorprendentemente, Ragione dice di avere "cercato di leggerlo" e di avere avuto in cambio qualche flash di riflessione...

"Kant mi critica: sono IO la RAGIONE PURA....."

"Sei sicura di essere PURA?" scherza Robert.

"Cosa vuoi insinuare??..Per essere Ragione, sono Ragione e..certo che sono Pura, pura e incontaminata", ride Ragione.

"Al di là delle facili battute, cosa hai tratto di interessante dal libro? I miei ricordi scolastici mi fanno vedere Kant come un programmatore di calendari stagionali dei campionati di football: ha diviso la Vita in varie categorie e per ognuna ha definito le regole di partecipazione...."

"Per la verità, quanto sto leggendo è ben più complesso. I ragionamenti sono estremamente contorti. Devo dirti che preferisco i miei esperimenti di chimica alle sottigliezza della parola che cercano solamente di dimostrare l'indimostrabile. Noi ricercatori andiamo al sodo delle cose, avanziamo, avanziamo, usiamo la mente per conoscere sempre di più e più avanziamo nella conoscenza, più ci rendiamo conto di quante altre cose ci sono da imparare e da scoprire. Come si può, al contrario, cercare di capire uno schema che s'impone di spiegare il tutto???"...

"Se voglio essere un po' più serio, posso ricordare che Kant fece una "rivoluzione" in campo filosofico. Ricordo che già Aristotele aveva schematizzato il modo di essere della realtà in categorie; mentre invece Kant considerava le categorie come dei criteri con i quali organizzare la realtà...In fondo anche Kant come tu dici, vedeva impossibile arrivare al fine (o alla fine) delle cose, ma ha cercato di formare una schema di regole con le quali darsi un sistema di vita......"

"E sì, ha creato, se ho capito bene, delle "a-priorità" dalle quali fare partire il tutto, senza però considerare le conoscenze "A-priori" come innate. Aveva inserito tutto in due concetti essenziali: lo spazio e il tempo. Vado a memoria: gli elementi "a-priori" come lo Spazio e il Tempo, non sono innati, ma funzioni dell'essere cosciente. La rappresentazione dello spazio non è ricavata dalla esperienza, ma al contrario la rende possibile. E il tempo è solo la forma del senso eterno, dell'intuizione di noi stessi. Insomma, il Tempo è la condizione formale "a-priori" di tutti i fenomeni in genere, mentre lo spazio è condizione "a-priori" dei soli fenomeni esterni....."

"Vedo però che ti sei veramente impegnata nella lettura di quel libro..."

"Sì, ma in fondo anche quanto sopra mi sembra banale: non c'è bisogno di essere grandi filosofi per dire che, siccome non si è capito niente del perché della vita, prendiamo la conoscenza dello spazio e del tempo "a-priori"....poi arriva Einstein e dimostra che anche queste due "verità" sono relative...."

"Non mi distruggere così uno dei maggiori filosofi di sempre, per favore. Dimmi invece come aveva diviso le sue Categorie...."

"Se mi ricordo bene, il tutto si risolve in 12 categorie, che sono l'equivalente di 3 "momenti" per ogni giudizio, che a loro volta sono 4:

  • Quantità
  • Qualità
  • Relazione
  • Modalità

Le Quantità possono essere: Universali - Particolari - Singole

Le Qualità possono essere: Affermative - Negative - Infinite

La Relazione può essere: Categorica - Ipotetica - Disgiuntiva

La Modalità può essere: Problematica - Assertoria - Apodittica (necessità, contingenza)

Questi sono secondo Kant dei criteri nei quali l'uomo organizza la Realtà..."

".....mentre per Aristotele le Categorie erano "un modo di essere" della realtà, non è vero??"

"Adesso non tirarmi fuori anche Aristotele, Robert, mi chiedi troppo. Per tornare invece alle Categorie di Kant , il suo concetto è:

  • Poiché l'intuizione è solo sensibile, l'intelletto di per sé non può intuire nulla;
  • Pensare significa giudicare, in quanto tutti gli atti dell'intelletto sono giudizi: dunque l'intelletto è la facoltà dei giudizi;
  • Di qui la Critica della Ragione Pura: questa è la definizione dei concetti puri dell'intelletto che sono capaci di riferirsi a priori, agli oggetti dell'intuizione.

Tali concetti puri dell'intelletto sono appunto chiamati da Kant "Categorie": esse sono delle funzioni logiche che rendono possibile unificare le molteplicità delle intuizioni sensibili:"

" Se ho capito bene, non possiamo essere talmente intelligenti per capire il mondo e il suo perché, ma possiamo solo intuire certe cose. La nostra mente quindi crea uno schema nel quale far muovere tutte le funzioni della vita...."

"...infatti tutte le diverse PROVE elaborate nel corso dei secoli (cosmologia, fisico-teologiche, etc) si riducono infine a quest'ultima prova e cioè alla affermazione che l'Idea di Dio come essere necessario, ne implica l'esistenza...."

" Vedi che anche nella tua ricerca vai avanti con le intuizioni, che poi cerchi di schematizzare per poter continuare la ricerca stessa. Così tu da mente matematica e razionale, intuisci l'infinito, lo studi, lo puoi percepire, quindi lo ammetti per il fatto stesso che lo intuisci.....La Religione è dunque la Categoria che schematizza l'esistenza di Dio..."

"In effetti Kant riconduce la religione ad una fede razionale nell'ambito della Ragione, trovando il suo unico fondamento nella ragione pratica. Considera poi il Cristianesimo come forma di religione più vera..."

"Certo, cos'altro avrebbe potuto dire se non che il Cristianesimo fosse la migliore forma di religione? Vedremo cosa ci dirà Fede circa il concetto che invece aveva Nietzsche riguardo al cristianesimo e i suoi esponenti....se si rifarà viva , come penso e spero, il prima possibile..." Robert alza l'ultimo calice e brinda alla fine della conversazione altamente filosofica...

Finita la cena e il divertimento intellettual/scherzoso tra filosofia, scienza, vino, ambiente, allegria, i due escono nel freddo pungente che porta Ragione a prendere Robert sottobraccio. Il contatto provoca in lui una sensazione di leggero "stordimento", affretta quindi il passo dirigendosi velocemente verso Rue de la Republique dove si potrà trovare un taxi per farsi accompagnare a casa.

Si lasciano con un abbraccio e la promessa di sentirsi più frequentemente nei giorni successivi, anche per aggiornarsi sulla situazione di Fede. Si ripromettono di vedersi al più tardi l'8 dicembre , Fete de la Lumière, con la speranza che anche Fede possa essere con loro.

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