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Capitolo 13

Ancora un volo e ancora una destinazione: El Calafate!! In Patagonia, quasi all'estremo sud del mondo: sarà impossibile non incontrarsi, dopo un itinerario che ha portato Robert e Ragione dal cuore dell'Europa ai confini del mondo.

Già dall'aereo ci si rende conto dell'immensità del territorio e della grande "verginità" del posto. L'arrivo è in un piccolo aeroporto, esteso su una piana sterminata. Scesi dall'aereo, i due si ritrovano immersi in uno splendido panorama di sconfinata "desolazione".

Il tragitto in pullman verso l'albergo gli mostra questo paesaggio brullo e immenso senza nessuna abitazione o segno di vita: che differenza dalla euforia delle grandi città finora visitate!!

Arrivano a Calafate, una piccolissima città, con un'unica via centrale e alcuni alberghi e negozi disseminati lungo questo unico corso, che è primo pomeriggio. Il bus li lascia davanti all'albergo..........

Per l'ennesima volta ormai prendono possesso della loro camera, che questa volta è piccola e poco accogliente, rispetto alle ultime stanze da grandi alberghi che hanno frequentato. Si respira però un'atmosfera rarefatta da "bout du monde", come è appunto il luogo in cui si trovano. Sono a pochissima distanza dalla Terra del Fuoco, uno dei posti più incontaminati rimasti al mondo. La terra dei ghiacci e dei ghiacciai: in estate non ci si rende conto di quale può essere il freddo e la desolazione che si possono incontrare nella stagione invernale, ma si può fare correre l'immaginazione verso un quadro di assoluto silenzio e pace.

L'atmosfera rarefatta li coinvolge ed entrambi si sentono improvvisamente calmi e rilassati. Sentono di essere alla fine della loro "avventura" e, se da un lato sono sicuri di incontrare i loro amici in quel posto dove è ormai impossibile nascondersi, d'altro lato sentono la malinconia che sempre si respira quando qualcosa finisce. E' il loro viaggio che sta per finire, il loro stare insieme in modo complice e armonico, alla ricerca di un qualcosa che neanche loro sapevano cosa avrebbe potuto essere quando erano partiti, quindici giorni prima, da Lione!!

Una volta depositati i bagagli e preso possesso della stanza, dopo una breve sosta per rinfrescarsi un po' dal caldo subito nella Capitale, decidono di uscire per rendersi conto del posto e di come e dove cercare definitivamente Fede e Diego. Chiaramente vogliono anche approfittare del luogo in cui si trovano per scoprirne quanto più possibile nel breve lasso di tempo che resteranno a Calafate.

Usciti in strada, a pochi passi dal loro albergo, vedono che è situato un "Ostello della gioventù"; la loro reazione è all'unisono: è sicuramente qui che troveremo i nostri amici!!

Entrano e si trovano davanti un gigante carismatico, l'immenso padrone dell'albergo, el Senor Martin, che li accoglie con un sorriso di benvenuto.

"Cerchiamo dei nostri amici che pensiamo essere alloggiati qui da voi. Si tratta di Diego .. e Federica, detta Fede..."

"Siiii..., certo, sono qui da tre giorni. Sono due ragazzi simpaticissimi e estremamente interessanti, degli intellettuali alla ricerca....forse non sanno neanche loro di cosa....Oggi sono andati in escursione con la nave a vedere gli Iceberg. Dovrebbero essere di ritorno verso le 18".

"Li aspettiamo qui, Robert? Mancano ancora 2 ore, possiamo intanto fare una passeggiata per scoprire un po' la città..."

"Non c'è tanto da scoprire a Calafate" si intromette il Senor Martin. "tolto il corso principale dove potete trovare qualche negozio di souvenir e qualche bar per bere una birra, questo posto non offre molto di più. Quello che dovete fare è organizzarvi subito un paio di escursioni per andare a vedere il famoso Perito Moreno e poi gli Iceberg come hanno fatto i vostri amici oggi. Per quanto riguarda i vostri amici, poi, se volete fargli una sorpresa, aspettateli all'arrivo del bus che li riporta in città, facendo finta di essere lì per caso!!"

"Ah sì, esclama Ragione, che splendida idea!! Ci dica dove arriva il bus e faremo in modo di essere vicino alla fermata al suo arrivo. Intanto ci deve spiegare come meglio organizzare questo breve periodo che saremo qui. Tra due giorni dobbiamo assolutamente ripartire, ormai ci siamo assentati anche troppo dai nostri impegni e l'obiettivo che ci eravamo prefissi, rintracciare Fede, lo abbiamo raggiunto!!"

"Bhè, per la fermata del bus, niente di più facile: uscite di qui, arrivate a 100 metri sul corso principale, girate a destra e a 200 metri sull'altro lato della strada trovare il punto di arrivo. Per quanto riguarda invece il vostro "programma", in due giorni, due sono le cose da fare: domani andate in gita al Perito Moreno, ho una bella escursione che prevede una camminata attraverso un sentiero selvaggio per arrivare alla vista del Grande ghiacciaio da una prospettiva un po' diversa dal comune. Poi, dopodomani, vi propongo la stessa escursione che i vostri amici hanno fatto oggi e che vi confermeranno essere una cosa fantastica: starete via quasi tutta la giornata, passando con un battello tra Icebergs delle più svariate dimensioni e fisionomie......"

"Benissimo", si esprime Robert...

"Benissimo", conferma Ragione "ci prenoti subito queste due escursioni e adesso andiamo, Robert, torneremo dopo con i nostri amici e brinderemo tutti insieme con il Senor Martin".

"Ok, andiamo, e andiamo anche in una agenzia a organizzare il nostro viaggio di ritorno. Come hai già detto tu, ormai siamo alla fine e possiamo fissare la data del rientro tra due giorni. Tieni conto che dobbiamo rientrare a Buenos Aires per prendere il volo per l'Europa: ci aspetta un viaggio di ritorno lunghissimo......"

"Fosse per me, resterei anche qui all'estremo del mondo...ma siamo entrambi troppo razionali per non tornare alle nostre responsabilità quotidiane.."

"He già, troppo razionali......." sbuffa Robert

Lasciano il Senor Martin e si incamminano verso quello che viene chiamato il Corso principale. Si accorgono subito che effettivamente, al di là della stranezza intrinseca del luogo in cui si trovano, non c'è niente di particolarmente interessante nella città di El Calafate. I monti che si vedono in lontananza, senza case e completamente brulli, fanno pensare alla deserticità del posto.

La fermata del bus la individuano subito, quindi vanno immediatamente alla ricerca di una agenzia di viaggio per organizzare il rientro in Europa.

Manca ormai poco all'arrivo del bus e all'incontro con gli amici. Potrebbero chiamare i genitori di Fede, ma, essendo già notte in Europa, decidono di aspettare il giorno successivo e di convincere Fede a farsi sentire dai propri genitori dopo tanti giorni di scomparsa e di pochi messaggi lanciati per farli stare tranquilli rispetto al suo stato di salute.

Il biglietto di ritorno è definito: partenza il giorno 15 gennaio alle 10 del mattino, per essere a Lione il pomeriggio del giorno 16 gennaio.

Risolta anche questa ultima formalità e mancando ancora circa 45 minuti all'arrivo del bus, entrano in un pub per bere una bella birra dissetante: il caldo non è opprimente a Calafate, ma è pur sempre estate e sono pur sempre un po' stanchi per tutti i giorni passati a girovagare per il mondo. Si guardano negli occhi, ancora increduli e impreparati ora a re-incontrare Fede e rientrare a casa. Hanno passato momenti incredibili, sensazioni straordinarie, attimi di intensa felicità: con la birra di fronte, restano senza parole, fanno scorrere i minuti in un silenzio che li coinvolge nei ricordi di quei giorni frenetici e irripetibili!!

Ed è come al solito la razionalità a spezzare l'incanto:

"Non manca tantissimo all'arrivo del bus e, se ha qualche minuto di anticipo, rischiamo di perdere la "Sorpresa", quindi ti propongo di pagare e uscire" dice Ragione.

"Eh si......andiamo verso l'epilogo della nostra ricerca" commenta Robert alzandosi...

Raggiungono la fermata del bus mentre lo si sta intravvedendo arrivare in fondo al viale. Se fino a quel momento erano rimasti calmi come se l'arrivo di Fede e Diego fossa la cosa più naturale, ora cominciano entrambi ad "agitarsi" sentendo salire l'adrenalina dell'emozione. Rimangono a qualche metro di distanza da dove scendono i passeggeri che iniziano a sfilargli davanti... ed ecco che....

"Ma quella è Fede!!" esclama Ragione "FEDE" chiama da lontano mentre le si incammina incontro.

Federica che, appena scesa dal bus, è stata presa sottobraccio da Diego, ha un attimo di smarrimento, poi si libera del suo compagno e corre verso l'amica di una vita. Si abbracciano, stringendosi forte, senza parole. Si baciano e le lacrime iniziano a scorrere copiose sul viso di entrambe. Diego osserva la scena confuso e perplesso, mentre Robert comincia anche lui a commuoversi e aspetta il suo turno per abbracciare Fede.

Dopo quasi due minuti di intimità, le due amiche si sciolgono e solo allora Fede si accorge della presenza di Robert: è emozionata e indecisa. In fondo la sua conoscenza di Robert è stata di poche ore a Parigi due mesi prima. Lo sente come un amico, ma non lo conosce a sufficienza e non sa perché è lì con Ragione. Ciononostante, sempre senza parlare, gli si getta tra le braccia e lo stringe forte. Robert risponde all'abbraccio emozionato e le dice semplicemente: "Come va?"

Bastano queste due parole per rompere il ghiaccio (eufemismo nel paese dei ghiacciai) e perché tutti scoppino in una sana risata che esorcizza tutte le tensioni degli ultimi giorni.

Fede presenta Diego ai due amici e finalmente chiede ingenuamente: " Ma cosa ci fate voi due qui?"

"Secondo te," chiede Ragione "perché siamo venuti fin qui in capo al mondo? Sei sparita senza spiegazioni, mi hai impedito di chiamarti, sei fuggita da Parigi....pensavi che avrei lasciato passare il tutto come se niente fosse? Pensavi che non avrei fatto di tutto per ritrovarti? Lo sai che sei come una parte di me, abbiamo vissuto insieme, siamo cresciute insieme, non ci siamo mai nascoste niente e... improvvisamente scompari!! - Per favore non cercarmi, devo assentarmi per un po'- ma come??!!...lì per lì ho avuto paura, mi sono confidata con Robert e per causa tua, o meglio GRAZIE A TE, siamo diventati amici intimi (ormai MOLTO intimi). E' Robert che mi ha dato coraggio e che fin dal primo minuto mi ha detto che secondo lui non c'era da preoccuparsi, ma comunque...."

"Si" interviene Robert "io ero sicuro di te: ti ho conosciuta per pochissimo, ma la sensazione che ho subito avuto, di una persona bella dentro e fuori, non poteva essere falsa e quindi ero tranquillo del fatto che ti avremmo "recuperata"".

"Ma come fate a essere qui?? Come facevate a sapere di trovarmi (o trovarci) quaggiù?"

"Senti Fede, sono tante le cose che dobbiamo raccontarci!!" risponde Ragione," Andiamo al vostro albergo. Il Senor Martin ci aspetta. Avremo tutta la sera e la notte per dirci tutto quello che abbiamo da dirci. Ci faremo una bella mangiata e bevuta e vivremo ancora una volta insieme, finalmente, un momento bello della nostra vita!!"

Con la felicità nel cuore, il quartetto si incammina verso il vicino albergo. Solo Diego, che non ha conosciuto prima Robert e Ragione, si sente un po' "fuori luogo" in una storia che comunque è diventata anche sua.

Il senor Martin vede arrivare il quartetto riunito e sembra essere lui stesso felice, senza conoscerne realmente il motivo. Gli spalanca la porta ed esclama:

"Bienvenidos!!"---"Ho preparato un tavolo solo per voi, immagino che avrete tante cose da dirvi...non sono al corrente della vostra storia, ma sento che si tratta di una storia interessante e che stasera avrete un momento indimenticabile per la vostra vita...sono felice che questo accada nel mio albergo!!!"

"Metta subito al fresco un bottiglia di spumante, se ne ha: dopo brinderà anche lei insieme a noi" stabilisce Robert "adesso andiamo tutti a rinfrescarci un po' e ci ritroviamo a tavola tra una oretta"

"Si, non diciamoci niente ora, andiamo a "riprenderci dalla emozione" e poi parleremo di tutto!!" conclude Ragione, dando un bacio a Fede e incamminandosi verso il loro vicino albergo.

Verso le 20,30 il quartetto è di nuovo riunito interno a un tavolo imbandito. Il Senor Martin ha fatto il suo dovere preparando piccoli piatti già pronti di assaggi locali con una bella bottiglia di vino rosso Argentino. La prima cosa è un brindisi, quindi è Diego che, come "al di fuori della mischia" esclama: "Allora, chi comincia a raccontarmi la storia??"

Ed è Robert che, in qualità di anziano del gruppo, prende la parola:

"Tutto è nato un pomeriggio di ottobre a Parigi!!!.....

Seduto a tavola in allegria, il gruppo ritrovato si scambia quindi più commenti e impressioni possibili sulle vicissitudini degli ultimi 2 mesi. Chiaramente si comincia dalla scomparsa improvvisa di Fede.

"Ci siamo sentiti tutti in un solo momento di avere "perso la Fede" - esordisce scherzando Robert - e tutti siamo partiti per ritrovarla: non si può vivere senza "Fede"!!"

"Al di là degli scherzi e dei giochi di parole, Robert ha ipotizzato a un certo punto che il libro che ti aveva regalato ti avesse in qualche modo influenzata e "deviata" verso qualcosa che non riuscivamo ben a definire" interviene Ragione

"Certo, quando ho visto che Ragione, senza troppo prenderlo sul serio, mi aveva però fatto capire di essersi concentrata nella lettura di un pesantissimo libro di Kant, ho effettivamente avuto paura che anche tu avessi potuto coinvolgerti con le idee di Nietzsche e mettere in discussione i tuoi principi"...

"Non ho proprio messo in discussione tutti i miei principi, ma sicuramente, non so bene per quale motivo interiore, perché già conoscevo le posizioni di Nietzsche rispetto alla chiesa cattolica e la religione, la lettura di quel libro ha fatto scattare in me un meccanismo che mi ha portato a volere fare una analisi su me stessa e sui miei stessi pensieri e sentimenti" conferma Fede.

"...e quando il tuo precettore Mr. Prieur ci ha detto di averti vista con un libro di Nietzsche poco prima della tua scomparsa......"

"Ah, il Professor Prieur, sento la sua mancanza, chissà cosa avrà pensato e cosa starà pensando ora..."

"In fondo per noi la tua scomparsa è stata un bene" si lascia andare Ragione "ci ha permesso di conoscerci, di scambiare opinioni e sentirmi come mai mi era capitato prima; mi ha permesso inoltre di conoscere mezzo mondo che mi era sconosciuto, New York, San Francisco, Berkley, Città del Messico, Buenos Aires, ed ora quaggiù: peccato che ti abbiamo trovata!!"

Scoppiano tutti in una grande risata e i calici si alzano in un nuovo brindisi.

"...E a Berkley, come va il mio caro professore e amico Balay? Cosa gli avete raccontato e cosa vi ha raccontato lui di me??" interviene Diego.

"Anche di te non abbiamo che sentito parlare bene. Il Professor Balay sente molto la tua mancanza. Con lui ci siamo messi a filosofeggiare sulla comunicazione, sulla filosofia delle masse e sui massimi sistemi che sconvolgeranno gli anni a venire...." dice Robert.

"Ma parlateci un po' di voi, prima che Robert inizi con i suoi discorsi seri e filosofici. Che....cosa avete fatto? Avete ritrovato le vostre origini e i vostri valori?" interviene Ragione.

"Ragione, noi ci conosciamo da sempre. Quando ho mandato un messaggio, diretto o indiretto che fosse, con il quale annunciavo che volevo "ritrovare le mie radici", era perché sentivo che negli ultimi tempi mi ero troppo fossilizzata nelle mie ricerche per trovare una "ragione" a un Dio e ad una fede in lui. Sentivo di avere messo da una parte sentimenti più terreni, di cominciare a perdermi nell'astratto abbandonando la visione del reale e dell'immediato che una ragazza della nostra età deve poter vivere. Quando con poche parole Nietzsche mi ha messo un tarlo sulla religione e sul comportamento terreno, mi sono detta che avrei dovuto cominciare ad analizzare le cose da una prospettiva diversa, più "terrena" appunto. Ho cominciato a riflettere sulla mia solitudine, sulla mancanza di affetti e di relazioni....e mi è venuto subito alla mente Diego: avevo troncato in me sul nascere un sentimento che sentivo dentro. Avevamo passato bei momenti insieme, ma mai mi ero lasciata veramente andare: perché? Mi sono chiesta. Perché non riprendere da una posizione "normale" per una donna e mettere un po' da parte la "pesantezza" di questo Dio che troverò chissà quando, in un mondo che non conosco e se poi...avrà veramente voglia di vedermi....E così mi sono detta: io sono nata in Messico e non conosco il posto dove sono cresciute le mie radici; sentivo nascere un sentimento profondo per un ragazzo, tra l'altro molto bello e molto intelligente (sorride a Diego e gli accarezza una mano), e l'avevo stroncato ...e via dicendo...Per prima cosa ho dunque cercato di rintracciare Diego, che mi ha subito invitata ad andarlo a trovare...e così l'avventura è iniziata"...

"L'avventura è iniziata e qui tutti ora sappiamo come è finita!!!" altro brindisi lanciato da Ragione "ma le tue radici le hai trovate e le tue decisioni le hai prese, o devi ancora continuare la ricerca??"

"La mia ricerca non è finita e non finirà mai, ma delle decisioni sono prese. Continuerò comunque il mio dottorato; non sono arrivata a "rifiutare" Dio, ma cercherò un Dio diverso, svincolato dalle religioni e dai luoghi comuni o preconcetti. Non ho perso la mia FEDE, ma voglio mantenerla "a Ragione", voglio mettere del razionale nell'irrazionale, voglio credere, ma con il dubbio e non voglio più credere ad una religione definita da dogmi..."

"Forse possiamo fare il cammino insieme", la esorta Ragione "io posso aiutare te a razionalizzare il tuo pensiero e tu puoi aiutare me a trovare un fine in cui credere: questa potrebbe essere la sintesi del percorso che, volenti o nolenti, in quattro abbiamo fatto negli ultimi due mesi"

Robert, che per un po' se ne è stato in silenzio a metabolizzare il momento e le argomentazioni dei suoi giovani amici, interviene dicendo:

"Dall'alto della mia grande esperienza di uomo vissuto......, posso dirvi che il percorso che voi state intraprendendo io l'ho iniziato tanti anni fa. Posso dirvi che è affascinante, stimolante, spinge sempre verso il porsi in equilibrio tra il bene e il male, tra il bello e il brutto e via dicendo. Credo di potervi dire che non arriverete a alla verità (così come nessuno potrà mai arrivarci), ma potrete stimolarvi a vicenda per approssimarvi a UNA VERITA', quella che sarà la vostra. Chiedo a Fede: è Dio che ha creato l'uomo o è l'uomo che ha creato Dio? Questa è la ricerca vera. Io credo che sia l'uomo che ha creato Dio, ma allo stesso tempo mi pongo la domanda: come è nato l'uomo? Come è nata la natura? A queste domande la scienza, e quindi la Ragione, cercano di dare risposta. La risposta più semplice che l'uomo è riuscito a dare è stata DIO, quindi è lui stesso, l'uomo, che si è inventato Dio per rispondere facilmente alla sua domanda originale.

Una volta creato Dio, sono nate le religioni, o meglio, LA RELIGIONE. Continua pure la tua ricerca, Fede, e spingila fino in fondo: con un po' di razionalità ti renderai conto che esiste una sola Religione e che tutte le religioni che ci appaiono oggi e che si sono susseguite nei secoli, nascono da un "peccato originale": la creazione di Dio da parte dell'uomo!! Da qui poi derivano tutti i concetti di evoluzione, sopravvivenza e sopraffazione dell'uomo sull'uomo. Volendo ognuno sopraffare l'altro, ogni popolo, ogni epoca, ha inventato il fatto che "il suo Dio" gli avrebbe permesso tutto e quindi LUI, grazie al SUO DIO, avrebbe vinto rispetto all'altro. Vai a fondo nei tuoi studi, parti da più lontano possibile e vedrai che ogni religione è figlia di una religione precedente. E se è vero che oggi si parla piuttosto di "religioni monoteistiche", cioè che riconoscono un solo Dio, se questo è vero, come esse stesse dicono, il Dio unico è Il Dio di tutti, come potrebbe quindi essere discriminante rispetto ad una religione piuttosto che un'altra? E se Dio è così tanto buono, onnisciente, onnipotente e via dicendo, possibile che sia anche così tanto "stupido" da prendere più in considerazione una Basilica di San Pietro piuttosto che La Mecca o viceversa? Possibile che abbia bisogno di riti propiziatori o di preghiere per darci ascolto?? Possibile che sia così contento se io gli accendo una candela quando soltanto sulla terra deve occuparsi di sette miliardi di persone (più tutte quelle che ha in paradiso) e deve anche occuparsi di tutto l'universo? Vedi, se si comincia a parlare in questi termini, soprattutto in un contesto di allegria e gioia come quello di stasera, non possiamo fare altro che scoppiare a ridere...Se però diventiamo di nuovo per un attimo seri, ci accorgiamo che con "un po' di Fede", in fondo viviamo meglio!! Quindi... continuiamo a ridere per stasera e brindiamo di nuovo alla NOSTRA FEDE RITROVATA!!"

I bicchieri si alzano nell'ennesimo brindisi, che coinvolge ora anche gli altri giovani avventori dell'ostello, per la felicità che sprigiona dagli occhi di Martin.

Tra una risata e l'altra, tra un brindisi e l'altro, Robert e Ragione mantengono un minimo della loro razionalità e... realizzano che devono organizzare il poco tempo che li divide ormai dal rientro in Europa. Ancora due giorni vogliono concedersi: devono assolutamente vedere il Perito Moreno e fare la gita in battello tra gli Icebergs. Per il giorno dopo è già stata organizzata da Martin una passeggiata fino al ghiacciaio più famoso del mondo...

....La sveglia è di buon'ora e la testa duole per i troppi brindisi della sera precedente, ma si deve andare...

Accompagnati da una giovane guida argentina, arrivano in pulmann fino ad un punto definito, dopo avere attraversato paesaggi indefinibili per bellezza e vastità. Da quel punto si parte a piedi. Cominciano quindi a inerpicarsi tra sterpi e sassi, tra scorci mozzafiato di tanto in tanto di distese d'acqua, fiordi, e d'un tratto...compare davanti ai loro occhi un MURO di ghiaccio: è il Perito Moreno. Sono ancora lontani, ma la vista è incantevole. Sotto questo muro enorme si vedono piccoli battelli con turisti che si avventurano fino sotto di esse. Poi la distesa di ghiaccio che si estende per chilometri verso le montagne. E' qualcosa di unico e estremamente affascinante. La "passeggiata" di avvicinamento al ghiacciaio continua fino ad una grande terrazza panoramica dalla quale è possibile ammirare uno spettacolo unico al mondo: dei tronconi di ghiaccio che si staccano e cadono in acqua con tonfi e spruzzi enormi.

Si rimane senza parole nel vedere degli enormi pezzi di ghiaccio che come per incanto si staccano dalla massa uniforme del ghiacciaio formando figure stranissime là dove lasciano il vuoto.

Robert e Ragione rimangono per un'ora incantati da questo fenomeno naturale e di tanto in tanto si immaginano di vedere raffigurato "un pesce", "un volto conosciuto", "una casetta" e via dicendo...

Al rientro a Calafate, dopo essersi incontrati con Diego e Fede nel pomeriggio, si occupano di prenotare i voli per il rientro: sarà una lunga cavalcata fino a Lione! Prima però c'è ancora la gita in battello prevista per l'indomani.

Si concedono una serata tranquilla, senza eccessi di brindisi, ma piena di aneddoti e ricordi....

...L'escursione in battello sul lago degli Icebergs è anch'essa un'esperienza indimenticabile. Ci si immerge nella natura più incontaminata, su un lago immenso dove l'unica presenza è IL battello dei turisti. Il silenzio è assordante (a motori spenti), rotto dal flusso leggero dell'acqua calma e dal "navigare" degli Icebergs: enormi pezzi di ghiaccio che, staccatesi appunto dal ghiacciaio, navigano solitari e indisturbati. Gli si passa vicino e si scorgono sculture naturali di ogni genere, che oltrepassano ogni comune fantasia artistica.

I due si inebriano di questo profumo di natura e vita "genuini", respirando a pieni polmoni l'aria fresca che li avvolge. Rivolti al sole che splende, sentono di vivere una situazione unica che mai si sarebbero immaginati. Al contempo sentono la malinconia per quel loro ultimo giorno prima del rientro.

.... "L'ultima cena" è come tutte le cene di addio, o meglio di arrivederci, come sempre si dice. Con Fede sarà sicuramente un arrivederci, con gli altri, al di là delle promesse reciproche tipiche di quegli incontri, chissà, forse un giorno il destino vorrà....

I brindisi sono tanti, così come le lacrime che scendono copiose soprattutto dagli occhi di Fede e Ragione e inumidiscono quelli di Robert e Diego...

Quaggiù, in uno degli angoli più remoti del mondo, fuori dagli schemi del vivere quotidiano, Fede e Ragione si sono ritrovate.....LA FEDE e LA RAGIONE si sono ritrovate in un abbraccio che simbolicamente mette "a posto il mondo"!!! 

C'è voluta una ricerca, da un lato interiore, dall'altro "fisica" per rimettere insieme due opposti che fanno parte di un tutto. Non esiste una verità assoluta, non può quindi esserci una dimostrazione di pura Ragione degli eventi, del mondo, dell'universo. Pertanto ogni Fede incondizionata in qualcosa non può che essere "parziale".

La Fede ce la dobbiamo "creare", ognuno di noi deve crearsi qualcosa in cui credere. La "ragione" la dobbiamo usare: anche se crediamo ciecamente in qualcosa, dobbiamo sempre porci un "ragionevole dubbio"...e così continuare la nostra esistenza.

Per chiudere, ancora con le parole di Hermann Hesse:

Io credo che la vita

abbia un senso.

Percepisco dentro di me

La voce di questo senso

Nei momenti in cui

Sono realmente vivo

E perfettamente sveglio.

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