54 - TUNISIA
Da Wikipedia
La Rivoluzione tunisina del 2010-2011, nota altresì come Rivoluzione dei Gelsomini[1][2], fu una serie di proteste e sommosse popolari in numerose città della Tunisia avvenute tra il 2010 ed il 2011, nel contesto della primavera araba.Le motivazioni delle proteste che hanno portato alla caduta del vecchio regime, sono da ricercarsi in disoccupazione, rincari alimentari, corruzione e cattive condizioni di vita. Le proteste, iniziate nel dicembre 2010, costituiscono la più drammatica ondata di disordini sociali e politici in tre decenni e hanno provocato decine di morti e feriti per i tentativi di repressione.[3][4][5]
A partire dal 17 dicembre del 2010 e a gennaio del 2011,[6] una serie di manifestazioni di piazza hanno scosso varie città al centro-sud della Tunisia, formalmente motivate in una prima fase dall'impressionante suicidio di Mohamed Bouazizi, un giovane commerciante ambulante che si era dato fuoco davanti alla sede del governatorato di Sidi Bouzid per protestare contro il sequestro della propria merce da parte delle autorità. I manifestanti, specialmente all'inizio, condividevano i motivi di Mohamed: frustrazione per la disoccupazione, corruzione della polizia, indifferenza delle autorità (molto più concentrate ad arricchirsi che a svolgere la loro funzione di utilità pubblica), crescente preoccupazione per il rialzo dei prezzi dei beni di prima necessità (quali pane, farina, zucchero, latte).
Gli ultimi mesi passati in SCM, quando mi fu confidato il continente Africano, mi permisero di scoprire un po' più della Tunisia. Già ci ero stato per mio conto in avanscoperta all'epoca della Tekla francese. Già avevo visitato diversi importanti clienti e mi ero fatto una certa idea del mercato.
La mia ricerca privata era per eventuali consulenze. Tramite mia moglie che organizzava corsi sponsorizzati dal ministero degli esteri per paesi in fase di riqualificazione, ero entrato in contatto con alcuni giovani tunisini che stavano appunto studiando al centro Universitario di Bertinoro.
Parlavamo di quel paese come possibile obiettivo per qualche consulenza anche con l'amico Gérard, che anche aveva là i suoi contatti via Francia. Lo misi in relazione con un volenteroso e ambizioso studente, che lui assunse in Francia per un training, per poi fargli fare da testa di ponte direttamente a Tunisi.
Decidemmo così di recarci là insieme, io accompagnato da mia moglie che era stata invitata dai suoi studenti, ormai tutti rientrati nel loro paese dopo la bella esperienza italiana.
Eravamo in piena Primavera Araba e quei giorni a Tunisi furono molto istruttivi ed interessanti, essendo anche stati invitati per una cena di gruppo in famiglia, quindi con usi e costumi prettamente locali.
Poi un giorno fui contattato da un Bel Signore Tunisino, Mr. Slim Katami, che cercava la possibilità di acquisire la rappresentanza del prodotto SCM.
In quel momento il mercato tunisino stava comprando discretamente bene e la Biesse la stava facendo da padrona, insieme alla Homag, mentre la Scm era rimasta al palo.
Mi recai in avanscoperta a Tunisi dove fui ricevuto in maniera accogliente ed elegante da Mr. Slim, che mi presentò tutta la sua struttura, industriale e di rivendita nel settore edilizio, e mi illustrò il suo programma per lanciare la rappresentanza Scm in grande stile, legandola alla sua rete che era ben conosciuta e molto forte nel paese.
Mr. Slim personalmente era anche ben conosciuto e stimato, diciamo così un pezzo grosso, facente parte della aristocrazia del paese....e anche con Mr. Slim il mio rapporto divenne di amicizia.
Mi invitò l'ultima sera a cena a casa sua e rimasi esterrefatto e affascinato allo stesso tempo.
Esterrefatto dal ritrovarmi, praticamente nel centro di Tunisi, dove certo non si respira aria di ricchezza, in una dimora principesca, con tanto di giardino con piscina e servitori in divisa: non me lo sarei mai aspettato.
Affascinato dalla cordialità e dalla bellezza della coppia padrona di casa, Mr. Slim e la sua bellissima moglie, unite alla cultura e raffinatezza dei ragionamenti che ci coinvolsero quella sera.
Dover interrompere il rapporto che stava nascendo con Mr. Slim è forse la cosa che più mi è dispiaciuta quando qualche mese dopo quella cena decisi di staccarmi dal Gruppo Scm.
So che Mr. Slim ha continuato poi la sua attività di rappresentante del Gruppo e che è altresì divenuto sindaco della bellissima città che a suo tempo mi aveva fatto visitare e che già aveva nel mirino raccontandomi di come ne era innamorato e di come volesse fortemente impegnarsi per farla ancor più crescere come fiore all'occhiello di tutto il paese: SIDI BOU SAID