47 - INDIA
In India ci andai da solo. Avevo affittato un piccolissimo spazio per la Tekla sulla Fiera di Bangalore, dove avevo creato un semplicissimo ufficio di rappresentanza, con una scrivania e qualche foto che spiegava il tipo di offerta che avremmo potuto proporre.
Mai ho visto tanta gente ad una fiera come quella volta e il numero di persone che si sono fermate al mio piccolo stand e di contatti che riuscii a prendere su quella fiera fu formidabile.
Non ero mai stato in India, che invece, nel mio immaginario, era uno dei posti che fin da giovanissimo avrei voluto conoscere. Ho sempre avuto una attrazione verso il Bhuddismo e l'India per me è sinonimo di Bhdudismo, anche se poi non è proprio quella la situzione reale di quel Paese. Avevo visto più volte scene di miseria, di tantissima gente che si mischiava ad animali (vacche in particolare), i bagni nel Gange o cose di questo genere. Non vidi niete di tutto questo in quei pochi giorni che restai a Bangalore, ma, per alcuni tratti della strada che dall'hotel mi portava alla fiera, si poteva percepire quello stato di arretratezza e di miseria. La gente era tantissima, tutti a piedi o con animali da traino. Strade non asfaltate, fango e acqua. Questi sono i brevi ricordi e flashes di vita indiana. Oltre alla marea di gente in fiera e un paio di cene ai gusti locali che rimangono tra le più gustose e suggestive di sempre.
Mi sono ripromesso di tornarci, possibilmente da turista, anche se potrebbe sorgere qualche contatto di lavoro, da trattative che l'amico Gérard sta portando avanti da qualche anno.